sabato 29 settembre 2012

PARTENZE e ARRIVI… MISSIONE E’ SCAMBIO!

A metà giugno è partita anche sr Giulia per il capitolo generale delle Sorelle della Sacra Famiglia, a Verona, rimasta fuori fino a metà agosto. Dalla partenza di Emiliano e Lucia, sono stati mesi di equilibrio in movimento.
Partenze ma anche arrivi! Tanti arrivi... è stata un'estate (per noi inverno) ricca di visite che hanno portato una ventata di aria veronese, quel che ci voleva para matar saudade (vincere la nostalgia)!! 
Le prime visite che ci siamo preparati ad accogliere sono stati i nostri genitori a metà luglio. La gioia di poterli abbracciare dopo un anno e mezzo dalla nostra partenza era tanta. E finalmente è arrivato il 14 di luglio, il giorno del loro atterraggio a Nampula, l'emozione era incontenibile. Erano arrivati: i genitori di Franci, Paolo e Marisa, la mamma di Nicolò, Bertilla e Nadia la sorella di Franci. Ci siamo scambiati un infinito abbraccio, era proprio vero! Sembrava come se il tempo si fosse bloccato alla nostra partenza, sembrava di esserci visti fino alla sera prima... è stata una sensazione molto strana. I nostri genitori erano visibilmente emozionati, ricordo ancora le parole all'areoporto, quando commossi ci hanno detto: “Vi vediamo proprio bene!” In cuor loro già erano felici!
Quanti abbracci, lacrime, sorrisi, racconti. I primi giorni li abbiamo trascorsi fuori dalla missione, questo li ha aiutati ad inserirsi gradualmente. Abbiamo visitato l'Ilha de Moçambique, dove hanno riabbracciato pe Atanasio, il Vicario generale della diocesi di Nacala, conosciuto a Verona. Pe Atanasio ci ha invitato a pranzo ed è stato davvero bello poter stare tutti assieme, vedere i nostri genitori che scherzavano con lui annullava le distanze, sembravamo tutti veronesi o tutti mozambicani! Gli altri due giorni li abbiamo passati a Cabeceira, e a visitare la missione comboniana di Carapira con la scuola industriale.
Ci siamo raccontati tante cose. Soprattutto loro erano molto interessati a capire, a chiedere a voler vedere finalmente con i loro occhi, tutto quello che gli avevamo raccontato prima solo telefonicamente o in una lettera. Dopo i primi giorni di 'riposo' e visita, siamo finalmente partiti per la nostra casa: Namahaca. Non vedevano l'ora di vedere, conoscere i volti delle persone di cui spesso sentivano solo i nomi, sia dell'equipe, che della missione: le suore, i padri, ma anche Josè, Amida, Abel, Fernando, Apina... e tanti altri. L’emozione di arrivare a Namahaca è sempre forte per tutti, infatti anche loro appena arrivati, un po’ stanchi dal viaggio in auto, qualche buca e il passaggio dalla città al campo, avevano gli occhi lucidi per l’emozione!
Nelle due settimane che sono rimasti con noi, abbiamo cercato di far conoscere loro un po’ della nostra vita missonaria e fargli assaporare questa esperienza di incontro con i fratelli mozambicani. Ci sono stati tanti momenti speciali: la gioia e l’allegria delle bambine del lar, l’accoglienza gioiosa nelle comunità per le messe, la condivisione con gli anziani della parrocchia nell’incontro di formazione, la visita alla famiglia di mamã Apina, la visita alla Scuola femminile delle Comboniane a Nacala e il saluto a casa del Vescovo Dom Germano (che avevano già conosciuto a Verona grazie ad un incontro organizzato dal Centro Missionario), che ci ha riservato una calorosa accoglienza.
Sicuramente sono tornati a casa stanchi, li abbiamo scarrozzati da una parte all’altra, ma alla fine ci hanno ringraziato dicendoci che riportavano a casa l’accoglienza ricevuta da tutte le persone incontrate e i tanti sorrisi dei bambini. Noi siamo felicissimi di aver potuto condividere con i nostri genitori alcuni momenti della nostra vita missionaria in questa terra, sappiamo che per loro affrontare il viaggio fin quaggiù non è stato facile, ma siamo sicuri che questa esperienza di incontro li ha toccati e diventerà ricchezza da condividere con le persone che incontreranno a casa.


Neanche il tempo di salutare i genitori che già erano in viaggio alcuni giovani della nostra diocesi di Verona. Un sogno poterli ricevere qui in missione! Stavano arrivando Anna,la sorella di Nicolò, Silvia, un’amica di Tregnago, Chantal di Illasi, Ilaria di Verona e due seminaristi, Jacopo di San Zeno di montagna e don Pierpaolo di Garda. La richiesta di ospitare dei giovani per un'esperienza missionaria era arrivata dal CPAG (centro di pastorale adolescenti e giovani) e la sua commissione Missioni. La proposta era stata accolta da tutta l’equipe con molto entusiasmo, tante idee per il loro arrivo, ma al di là di tante proposte e progetti sapevamo che la cosa più bella era fargli assaporare la quotidianità della vita qui in missione, la bellezza e la ricchezza dell’incontro e dello scambio.
Il ritmo della visita è stato intenso, come sono spesso le nostre giornate. Appena atterrati li abbiamo portati a casa; arrivati a Namahaca già con il buio, li aspettava un’accoglienza a sorpresa: il festoso benvenuto delle bambine del lar. Le ragazze erano in trepidazione per il loro arrivo. Erano tutte in attesa davanti al cancello del lar e non appena hanno sentito il rumore dalle auto che si avvicinavano hanno cominciato a gridare. Che festa! Scesi dalla macchina, i giovani sono stati circondati dalle bambine e travolti dai loro canti e dal battito del batuk (tamburo). Erano emozionati e molto sorpresi dell’accoglienza.
I giovani sono rimasti con noi tre settimane dal 5 al 25 agosto. La prima settimana l’abbiamo passata qui a Namahaca, dove hanno avuto tempo di ambientarsi, conoscere noi dell’equipe e il progetto della missione, le ragazze del lar e visitare alcune comunità. La seconda settimana li aspettava un evento eccezionale: il pellegrinaggio annuale dei giovani. Ogni anno i giovani della nostra parrocchia si riuniscono in una zona durante un weekend per fare un pellegrinaggio fino alla croce posta sulla montagna di quella zona per pregare. Quest’anno toccava alla zona di Ger-Ger. I giovani di Namahaca erano molto entusiasti di poter accogliere i giovani veronesi e condividere con loro questo evento importante. Anche i nostri giovani erano entusiasmati dall’idea di poter passare tre giorni con loro e per l’occasione avevano organizzato canti e balli da poter condividere. Il pellegrinaggio durava tre giorni, da venerdì a domenica, una piccola gmg parrocchiale!


Venerdì 10 agosto, molto presto, tutti i giovani si sono incamminati per sei ore fino ad arrivare alla zona di Ger-Ger. Al pomeriggio riposo e organizzazione logistica, alla sera veglia di preghiera con adorazione e rosario sotto un magnifico cielo stellato. Sabato mattina c’era un incontro di formazione sul rapporto tra cultura e vangelo, il relatore era il sig. Uarila, animatore di Nacala. La formazione è stata molto interessante, soprattutto la parte nella quale parlava del passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Questo passaggio, che è il rito di iniziazione, è vissuto come una tappa fondamentale nella vita di una persona. Uarila raccontava che in passato, i migliori giovani diventati uomini nel rito, erano inviati dal campo fin sulla costa con il compito di prendere il sale, iniziando così il grande viaggio della vita. In generale era la prima volta fuori dalla propria zona. Dei partenti solo pochi tornavano con il sale, di molti non si sapeva più nulla, alcuni morivano per strada, altri forse si stabilivano sulla costa. Con questo racconto, Uarila, invitava i giovani a riflettere su cosa facessero loro del sale che venivano a ricevere nelle formazioni, soprattutto se lo riportavano a casa per dare nuovo sapore alla propria vita.


Al pomeriggio grande torneo di calcio tra le varie zone, e alla sera scambio culturale con animazione mozambicana e italiana con canti, balli e teatro. È stato un vero successo, tutti hanno partecipato con allegria e originalità. Al mattino prima dell’alba eravamo in piedi per il pellegrinaggio sulla montagna, dove è stato organizzato un momento di preghiera. Al ritorno è stata celebrata la messa di ringraziamento e dopo pranzo siamo ritornati a casa. È stata un’occasione davvero speciale di condivisione e scambio, dove non esistevano barriere comunicative, solo la voglia di stare insieme, far festa, conoscersi, pregare e condividere. Anche per noi è stata un’esperienza davvero speciale, vissuta per la prima volta, uno scambio sia con i giovani della nostra parrocchia sia con i giovani veronesi.
Con i giovani abbiamo vissuto altri momenti di condivisione e scambio come la visita alle comunità e ad altre realtà missionarie, l’animazione nel lar con bans e attività con le ragazze e qualche giorno di ferie al mare, per vedere le meraviglie di questa terra mozambicana! Per noi è stata una ricchezza condividere queste settimane con loro, vedere la loro voglia di buttarsi, di mettersi in gioco, di riflettere, la loro allegria e semplicità, e soprattutto il loro entusiasmo. È stata una bellissima occasione di scambio poter sentire anche i racconti delle loro vite, le loro attività in diocesi e in parrocchia, le aspettative e i progetti, condividere e assaporare insieme alcuni momenti di vita missionaria. I giovani della nostra parrocchia sono rimasti colpiti e chiedono ancora di loro. Anche le bambine del lar chiedono di loro, ricordano i bans di ti-tio Jacopo, di come ballava disinvolta ti-tia Chantal al suono del loro batuk, dei lavoretti, disegni e braccialetti con ti-tia Anna, Silvia, Ilaria e delle domande sulla scuola di ti-tio Pierpaulo. Chissà se qualcuno di loro tornerà qui!!


Continua nel prossimo post......


Nessun commento:

Posta un commento